Io voto NO convinta, perché contesto questa "riforma" nel metodo e nel merito. In primo luogo, perché essa è stata imposta da una grossa banca d'affari internazionale come JP Morgan, che chiede di modificare le Costituzioni socialiste di quei paesi europei che nel secondo dopoguerra si sono dotate di costituzioni antifasciste e troppo garantiste dei diritti dei lavoratori. Una banca che ha contribuito, assieme ad altre big al disastro economico di portata globale.
Perché questa riforma è sostenuta fortemente da Giorgio Napolitano che è stata una delle peggiori figure della storia della Repubblica. Perché è stata disegnata dal governo che è il potere esecutivo (non legislativo), che ha costretto l'approvazione a colpi di maggioranza, come se si trattasse di una legge ordinaria. Perché piace ai più ricchi ed è ben vista da banchieri e Confindustria. Perché i mali che affliggono il Paese sono in principal modo la disoccupazione, la mancanza di investimenti pubblici e privati nell'economia, la corruzione, il dissesto idrogeologico del territorio e la presenza di una classe politica che pensa principalmente a risolvere i problemi di stabilità della propria poltrona, ma incapace di risolvere i problemi dei cittadini. Perché lo stesso PD che è al governo ha operato sulla riforma con una maggioranza posticcia escludendo il contributo delle minoranze. Perché è sgrammaticata e incomprensibile dai non addetti ai lavori, e si presta a interpretazioni diverse (vedi, ad esempio l'art. 70 vecchio e nuovo testo a confronto) e si ricorrerà molte volte alla Corte costituzionale che dovrà dirimere le controversie che sorgeranno sulla competenza distribuita tra lo Stato e le Regioni. Perché legittima le riforme strutturali di questo governo (jobs act, scuola, sanità, pubblica amministrazione, decreto sblocca Italia) che vanno contro i principi fondamentali della Carta e dei rapporti etico-civili, minando le basi più elementari della democrazia (artt. 1, 3, 4, 5, 9, 32, 33, 35, 36, 41), ragione per cui non è vero che la prima parte della Costituzione non viene toccata, essa viene ampiamente coinvolta a partire dalla sovranità popolare che viene ampiamente sminuita. I cittadini sono sempre più lontani dai palazzi del potere, in quanto il senato non sarà più eletto dai cittadini, ma nominato dal partito unico, così come la falsa abolizione delle province tramutate in città metropolitane, i cui consiglieri non saranno eletti dai cittadini. Con il combinato disposto dell’Italicum che prevede le liste bloccate, può vincere un partito che non ha la maggioranza effettiva (ma anche solo del 20%), e la costruisce con un esagerato premio di maggioranza. Perché il Paese non ha bisogno di governi stabili, ma di governi che facciano scelte politiche a beneficio di tutti i cittadini. Se un governo fa scelte sbagliate è meglio che venga sostituito al più presto.
Perché il PD ha "vinto" le elezioni del 2013 con un programma che non prevedeva la riforma della Costituzione, i cittadini non l'hanno richiesta, Renzi ce l’ha imposta. Perché, inoltre, non semplifica, non snellisce la burocrazia, mentre la riduzione dei costi, con la riforma del Senato/pasticcio, è irrisoria. Perché indebolisce gli organi di garanzia costituzionale [Corte Costituzionale e Consiglio superiore della Magistratura i cui membri saranno per la maggior parte nominati dal parlamento di maggioranza del partito unico (eletto con l’Italicum)]. Perché demolisce la divisione e l'autonomia dei tre poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario) che sono state alla base della democrazia fin dalla Rivoluzione francese e riporta il Paese e la sua civiltà indietro di oltre due secoli. Perché cambia di fatto la forma di governo da parlamentare a presidenziale, e sarà il governo a controllare l’operato del parlamento e non viceversa. Perché accentra nelle mani del presidente del consiglio il potere di decidere su tutte quelle materie in contrasto con gli interessi della popolazione degli enti territoriali, potendo imporre la realizzazione di grandi opere (ad esempio, potrebbe imporre una centrale nucleare o un inceneritore contro la volontà dei cittadini di quel territorio) anche in contrasto con i vincoli ambientali e potrà svendere ai privati, a suo piacimento, tutte le aziende partecipate dei comuni e delle regioni che gestiscono gas, energia, rifiuti e beni comuni (es. acqua), oltre ad accentrare la gestione e la destinazione dei porti e degli aeroporti. Perché questa riforma conserva l'attuale classe dirigente (o meglio, la casta) e si riempie la bocca indebitamente con la parola "cambiamento". Il cambiamento, se non è migliorativo, è meglio che non avvenga e, soprattutto, il cambiamento non può avvenire distruggendo una Costituzione -la più bella che ci sia- semmai la Nostra bella Costituzione si dovrebbe applicare e magari ritoccare in alcune imperfezioni create a posteriori da riforme capestro (vedi art. 81 sul pareggio di bilancio), ma anche riduzione del numero dei parlamentari di entrambe le camere o abolizione totale del senato. Perché non muterà la situazione economica del Paese e la disoccupazione, questi mutano con una buona programmazione economica e industriale, con investimenti pubblici e privati per iniziative economiche non in contrasto con l'utilità sociale. Perché io credo che la parola "riforma" sia da intendere come "miglioramento" e non peggioramento dello status quo, ed io il miglioramento non lo vedo. Per tutti questi motivi, IO VOTO NO!